- raccontato da Finzi Sabatino | 1927
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Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Sabatino è andato a lavorare in una miniera di carbone. Le perforazioni erano a diversi livelli. Il carbone spesso era mescolato alla pietra di lavagna che bisognava separare prima di mettere il carbone sui nastri trasportatori. Sabatino era addetto alla separazione. Ogni giorno moriva qualcuno. Sabatino ricorda le scritte: il lavoro rende liberi, un pidocchio una vita. La mattina alla sveglia che era ancora buio, (Sabatino dice che c’era ancora la luna) bisognava lavarsi con l’acqua ghiacciata, poi si beveva un the che era solo acqua calda con qualche foglia di non si sa cosa, a pranzo c’era una minestra fatta con qualche rapa. Si lavorava otto ore senza pause. E quando si usciva per andare a lavorare c’era una orchestrina che suonava. La sera c’era una fetta di pane con un pezzetto di margarina e una fettina di salame.
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