- raccontato da Villani Anna | 1926
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Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Anna del fascismo ricorda positivamente l’attività sportiva che era gratuita per tutti i ragazzi ma il grande guaio fu la guerra. E la mancanza di libertà di opinioni: il padre di Anna era antifascista e troppe botte ha preso anche se per fortuna non ha mai perso il lavoro. Scoppiata la guerra, anzi, in quanto ferroviere, aveva qualche privilegio: non era partito militare e aveva qualche razione di cibo in più. Anna ricorda bene il bombardamento di San Lorenzo: tornava dal lavoro, l’ufficio si trovava a piazza Quadrata, non c’erano autobus e dovette attraversare proprio San Lorenzo dove erano tutte macerie e un odore che lei definisce di morte che le è sembrato di risentire per molto tempo. Ricorda bene la battaglia di Porta San Paolo il 9 settembre: praticamente il quartiere fu attraversato dai tedeschi che iniziavano da lì l’occupazione di Roma. E infine ricorda tutti i bombardamenti e i mitragliamenti alla stazione Ostiense dove abitavano. Tanto che alla fine andarono a casa di parenti. La famiglia di Anna può vantarsi di essere fra le tante famiglie romane che hanno nascosto cittadini ebrei salvandoli dai rastrellamenti: loro nascosero Giuseppe Sonnino e il figlio, che avevano un negozio lì vicino.
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