La Resistenza non sarebbe stata quello che è stato senza il rapporto di grandissima collaborazione dei cittadini di Roma che a volte hanno rischiato moltissimo. Molte famiglie, per esempio hanno ospitato prigionieri sovietici. Di solito arrivavano, venivano nascosti nel retrobottega di un negozio di piazza Cairoli, dove venivano dotati di abiti borghesi. Intanto in un laboratorio fotografico di piazza Vittorio, si preparavano i documenti falsi e così venivano trasferiti fuori Roma, in posti più tranquilli.
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